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La salute del lavoratore in emergenza covid-19

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Chi È Responsabile Della Salute Del Lavoratore?

Il datore di lavoro ha l’onere e il compito di garantire sempre la sicurezza e la salute del proprio dipendente nei luoghi dove lavora.

Normativa sia italiana (Testo Unico sulla Sicurezza, Legge 626, Legge 494 Cantieri, D.lgs. 155/97 igiene alimentare, Sanzioni, Appalti e Autocertificazione) sia europea

In linea generale il datore di lavoro deve rispettare le norme di sicurezza specifiche, indicate dalla categoria di appartenenza dell’azienda (codice Ateco) e dalla suddivisione di rischio A, B, C

Classificazione delle aziende o delle unità produttive ai sensi dell’art. 1 del Decreto del Ministero della Salute 15 luglio 2003, n° 388,

ovvero;

Gruppo A

–  aziende soggette ad obbligo di dichiarazione o notifica (D.P.R. 175/88 e poi D.lgs. 334/99)
– centrali termoelettriche
– impianti e laboratori nucleari (artt. 7, 28 e 33 D.lgs. 239/95)
– aziende estrattive ed altre attività minerarie (D.lgs. 624/96)
– lavori in sotterraneo (D.P.R. 320/56)
– aziende per la fabbricazione di esplosivi, polveri e munizioni
– aziende con oltre 5 lavoratori ad alto indice infortunistico INAIL
– aziende agricole con oltre 5 lavoratori a tempo indeterminato
Gruppo B

– aziende con 3 lavoratori ed oltre che non rientrano nel gruppo A

Gruppo C

– aziende con un numero di lavoratori inferiore a 3 che non rientrano nel gruppo A

Obblighi per i datori di lavoro durante l’emergenza sanitaria COVID -19

In questo periodo di emergenza epidemiologica (COVID-19) il titolare dell’azienda, oltre ad attuare procedure indicate dalla normativa vigente e a fornire corsi di sicurezza, dispositivi di primo soccorso, abbigliamento antinfortunistico, divise da lavoro, cuffie, dispositivi di protezione adeguati e certificati ecc.

ha l’incombenza di controllare le trasferte le conferenze le riunioni, sanificare correttamente i luoghi e le sedi di lavoro, garantendo requisiti di sicurezza maggiori.

Si rischia purtroppo di essere disorientati per dover affrontare tale compito ma una serie di regole sono state approntate per facilitare questo compito. Vediamo quali.

Lo strumento che regola la sicurezza da covid-19 sul posto di lavoro

Per poter garantire la continuità lavorativa in sicurezza, il Ministero della Salute ha fornito le linee guida per mettere in atto tutte le misure di prevenzione di contagio ad opera dell’impresa, contenute nella circolare 3190 resa pubblica il 3 febbraio.

Attraverso un’ordinanza specifica, descrive i comportamenti da adottare e che i lavoratori devono eseguire. Definisce il ruolo del datore di lavoro, quale responsabile della prevenzione e della protezione del “rischio biologico” nei riguardi dei propri dipendenti. ttps://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/02/22/20A01220/sg la) ORDINANZA 21 febbraio 2020)

 

 

Come i datori di lavoro devono gestire l’emergenza Coronavirus

Misure precauzionali nell’azienda.

  • informare i dipendenti mettendo a disposizione opuscoli informativi indicando le precauzioni per evitare e limitare il contagio
  • Collaborare con il medico competente
  • Sollecitare ed imporre norme igienico sanitario adeguate agli standard imposti a livello nazionale
  • Evitare le trasferte nelle zone a rischio contagio da Covid-19
  • Ricorrere quando possibile al lavoro agile smart- working
  • Fornire i dipendenti di adeguati sistemi di protezione
  • assicurare la salubrità degli ambienti: tra queste, l’installazione di erogatori di gel antibatterici, l’accurata pulizia degli spazi e delle superfici con appositi prodotti igienizzanti, la dotazione di guanti o mascherine protettive e simili accorgimenti.

 

PROTOCOLLO SICUREZZA

È stato messo a punto un protocollo di intesa tra sindacati imprese e il Governo con alcuni punti finalizzati a contrastare e prevenire l’estendersi del covid-19 negli ambienti di lavoro

Li elenchiamo per chiarezza:

 

Controlli all’ingressi

con misurazione della temperatura corporea se superiore a 37,5 o altri sintomi influenzali non si può accedere ma bisogna recarsi al proprio domicilio e contattare il medico di famiglia

Ridurre i contatti con i fornitori esterni

Con la regolazione di accesso e uscita attraverso percorsi e tempi modulati da regole precise per evitare qualsiasi tipo di contatto tra lavoratori. È consigliato evitare i visitatori.

Pulizia e igienizzazione

l’azienda deve garantire la disinfezione e la pulizia periodica e costante sia degli ambienti che delle postazioni di lavoro. Stessa cosa per quelle zone quali distributori e sale break

Pulizia personale

è imposta la cura del lavaggio mani e deve essere garantita la presenza sempre di detergenti specifici

Mascherine e guanti

Se non sono garantite le distanze interpersonali di un metro l’azienda deve garantire e mettere a disposizione tutti meccanismi di protezione quali: camici, copricapo, guanti, mascherine, occhiali certificati per la sicurezza

Spazi comuni con accessi contingentati (mense, spogliatoi, aree fumatori)

L’ingresso e la permanenza negli i spazi comuni (comprese le mense aziendali, le aree fumatori e gli spogliatoi è sottoposto a regolazione di tempo e di numero di persone presenti con la previsione distanza di sicurezza di un metro tra le persone.

Possibile chiusura dei reparti non necessari e smart working

Esclusivamente per l’’emergenza, le imprese potranno disporre la chiusura di tutti i reparti diversi dalla produzione o di quelli per i quali non è possibile la gestione in lavoro agile

Programmazione di nuovi livelli di produzione dei turni

Per garantire la sicurezza dei lavoratori bisogna organizzare un programma di rotazione di turni dei lavoratori occupati alla produzione in modo da ridurre qualsiasi contatto. Sarebbe il caso di dividerli in squadre distinguibili

Sospensione trasferte e riunioni

Sospese e annullate tutte le trasferte e i viaggi di lavoro nazionali e internazionali.

Orari ingresso-uscita alternati

Si favoriscono orari di ingresso/uscita variabili in modo da evitare il più possibile code e assembramenti in zone comuni.

Cosa fare se c’è un caso sintomatico in azienda?

Nel caso in cui si evidenzi la presenza di personale affetto da febbre e sintomi di infezione respiratoria come la tosse, se ne deve dare immediatamente comunicazione all’ufficio del personale, si deve operare al suo isolamento e a quello degli altri presenti dai locali. L’azienda avvertirà prontamente le autorità sanitarie competenti e i numeri di emergenza per il Covid-19 forniti dalla Regione o dal ministero della Salute.